Il birrificio Lefebvre si conferma un’azienda a conduzione familiare da sei generazioni, con una quarantina di dipendenti e un volume d’esportazione, in oltre 50 Paesi, pari a circa il 75% della produzione totale. E’ membro dell'associazione Belgian Family Brewers (BFB), l’associazione che riunisce 22 birrifici belgi a conduzione familiare e difende i valori dell’autenticità, del know-how e della tradizione. Nel 1876 Jules Lefebvre fonda il birrificio Lefebvre e sviluppa un'azienda agricola/birrificio/malteria. All’epoca la birra era venduta in fusti da 100 litri. D'altronde, l'unità di misura nel mondo della produzione della birra è da sempre l'ettolitro. Nel 1897 Auguste Lefebvre e sua moglie Juliette Bomal succedono a Jules. Nel 1916, il birrificio viene smantellato a seguito della requisizione dei metalli da parte dei tedeschi per la fabbricazione di armi e munizioni. La produzione della birra di tutti i birrifici si concentra allora in una cooperativa a Rebecq. Auguste riscatta un altro birrificio del villaggio, che era fallito, per riavviare l’attività e sfuggire alle inondazioni, pressoché annuali, della Senna, che allagavano il centro di Quenast. Gli anni del dopoguerra furono difficoltosi a causa della moda delle birre Pils e di certe Ambrate che il birrificio non produceva. Philippe Lefebvre, quinta generazione, assume la guida del birrificio forte di un diploma in marketing nel 1975. Nasceranno le prime birre di lievito. Poco dopo, la Bonne-Espérance, appositamente rifermentata in bottiglia è esportata in Italia, dove riscuote un rapido successo. Nel 1983, l'Abbazia di Floreffe cede alla famiglia Lefebvre la licenza di ammostare le sue birre speciali.